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ANNALISA MAGGIANI (La Spezia- Berlino) Danzatrice, coreografa, laureata in Filosofia e Psicologia, DanzaMovimentoTerapeuta Dal 1989 si dedica alla danza Butoh e collabora con Yumiko Yoshioka entrando a far parte nel 1997 della sua compagnia Ten Pen Chii Art Labor ( Shloß Bröllin, Berlino). Parallelamente ha continuato la sua ricerca nel movimento e la danza da un lato insieme a musicisti e artisti di arti visive partecipando a rassegne e Festival in italia ed Europa prediligendo ambienti naturali e spazi “quotidiani” per le sue performance, dall’altra nell’ambito della danzamovimentoterapia ( in centri diurni di riabilitazione Psichiatrica, dist. Alimentazione- borsa di studio per le danze di trance dei Gnawa) e danza con la natura . A Berlino ha curato nella Metropolitana una Trilogia sul tema Appartenenza e Migrazione. Dirett. Art. di Gest-Azione, ha diretto i progetti performance Butoh nei Castelli della Lunigiana, Lerici e Portovenere,( 1995-2000), cura dal 2003 il Festival di Assoli ”La Danza di Confine”. A Berlino cura la rassegna “Frequenzen #” ad Exploratorium Berlin, sull´arte dell´improvvisazione tra movimento e musica

SAMANTHA MARENZI (Roma, 1975). Fotografa, specializzata in stampa manuale in bianco e nero, realizza e organizza mostre in Italia e all’estero e insegna tecniche fotografiche primordiali e pratiche di camera oscura. Laureata in Lettere – Storia del Teatro e dello Spettacolo all’Università Roma Tre, dove ha conseguito il Dottorato nel 2010 con un progetto su Antonin Artaud. Dal 1996 studia con diversi maestri di danza butō e nel 2000 fonda con altri sei danzatori la compagnia Liòs, con la quale produce spettacoli collettivi e assoli, performance in luoghi non convenzionali, mostre sulla danza, e organizza la rassegna di danza butō  Trasform’azioni in collaborazione con il Teatro Furio Camillo. Nel 2009 pubblica diversi saggi sulla fotografia e sul teatro.

MARIA PIA D’ORAZI (Avezzano, 1965). Giornalista e Storica del teatro, al momento lavora nel programma televisivo di attualità Otto e mezzo (La7).
Laurea in Lettere e Dottorato in Storia teoria e tecnica del teatro e dello Spettacolo all’Università di Roma La Sapienza – dove ha collaborato per alcuni anni all’attività didattica e di ricerca –  insegna Storia dello spettacolo alla libera Accademia di Belle Arti RUFA (Rome University of Fine Arts) di Roma dal 2004. Organizza eventi e spettacoli con danzatori giapponesi dal 1995 e, dal 2004, collabora con la rassegna romana di danza butō Trasform’azioni. Tra le varie iniziative,  ha diretto due Festival giapponesi (Roma, 1998; Palermo, 2000) e collaborato con la Japan Foundation per una serie di performance e mostre. Ultimo, il Progetto Eliogabalo – Studi su Artaud (2009-2010), residenza coreografica di Akira Kasai per Liòs e NON-company.
Sul butō ha tenuto conferenze internazionali, pubblicato diversi saggi su riviste italiane e straniere, e scritto tre libri: "Butō. La nuova danza giapponese", E&A Editori Associati, 1997; "Kazuo Ôno", L’Epos, 2001; "Il corpo eretico", CasadeiLibri, 2008

MASAKI  IWANA,  Maestro e coreografo di Butoh da circa 30 anni  é l´iniziatore del Buto bianco, che sembra l´antitesi dell´Ankoku Buoh ( Scuro- la danza  delle Tenebre di Tatsumi Hijikata) , ma come per il simbolo cinese yin – yang, nero e bianco non sono due cose distinte quanto le due parti di un tutto, il butoh bianco  vuole “spingersi nel cuore stesso della danza per raggiungerne l´essenza, qualche cosa che precede tutte le forme e i movimenti propriamente detti. Vuole raggiungere la realtá  della vita” afferma lo stesso Masaki Iwana.

ALESSANDRO PINTUS (Roma) è danzatore, coreografo e docente fa parte della prima generazione di danzatori Butoh italiani. Inizia ad interessarsi alla danza Butoh nel ‘96, come evoluzione di una sentita ricerca teatrale. Studia in Europa e Giappone dove si è recato più volte, lavorando con gli insegnanti più rappresentativi. Da 10 anni esercita a Roma intensa attività didattica conducendo il laboratorio "Attraverso il Butoh". Nel 2001 fonda la compagine di ricerca NON COMPANY che si occupa di investigare i significati reconditi la danza Butoh, sondando le radici culturali italiane. Nel 2004 va in onda su SKY tv, un documentario monografico riguardante il suo lavoro di performer, regia Alberto D’onofrio. Nell’estate del 2006 collabora con il fotografo giapponese Eikoh Hosoe per il Toscana Foto Festival di Massa Marittima. Nel 2007 presenta alla Notte Bianca di Roma lo spettacolo “Si sedes non is”. Nel Marzo del 2008 collabora con la Fondazione Alda Fendi per lo spettacolo D’ambra grigia e canfora, presso l’ex mercato ebraico del pesce al Circo massimo. Nel maggio 2008 è ospitato con l’assolo “N”, alla seconda edizione del festival Teatri di Vetro di Roma presso il Teatro Palladium. Nel Luglio 2008 cura le coreografie per la collezione “Wholegarment” dello stilista Saverio Palatella per “Altaroma Altamoda” presso il Complesso Monumentale S. Spirito in Sassia. Nel Settembre 2008 è interprete dello spettacolo “Eye was ear” della compagnia Collettivo Cinetico, vincitore del premio G.D’A per L’Emilia Romagna presso il Teatro Almagià di Ravenna, in replica a Dicembre presso il Teatro Comunale di Ferrara per l’evento “Fuoristrada”. Nel Maggio 2009 debutta con lo spettacolo “Bugimirò – sogno segreto di un tarlo” al Teatro Palladium grazie al sostegno e al contributo di produzione della rete ZTLpro. Nel Settembre 2009 e nel Maggio 2010 è interprete dello spettacolo “Progetto Eliogabalo” diretto e coreografato dal maestro giapponese Akira Kasai, presso il Teatro Furio Camillo di Roma.

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