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Tracce

Le donne dell’entroterra, le dee del tempo

Performance per corpo, immagini e suoni

di Annalisa Maggiani

Videoarte: Mario Morleo

Interventi musicali, trombone: Lauro Rossi

L’interprete del super otto  è Anna Riccobaldi

“„...il tempo, con i suoi infiniti granellli di sabbia,

impalpabile avvolge, entra nelle ossa  nei suoni ,rumori,odori,lascia tracce

,ricettacoli di ricordi, testimoni, fossili di movimenti, memori di passaggi e stasi, che irrimediabilmente scompariranno,ma per un  attimo ci fanno fermare,

 per un attimo intuire qualcosa…una storia.

 

Annalisa Maggiani in Tracce

…tracce…

…lo spazio dei ricordi si sviluppa e crea una ragnatela di tracce dalle quali emerge l’antica traccia delle contadine della nostra regione ,che portavano grandi cesti sulla testa salendo e scendendo ripide scalette e percorrendo improbabili sentieri tra le vigne.

Le gambe forti, come alberi radicati bene , il centro forte e l’asse del corpo attivata dal peso sulla testa, che crea un legame con la terra, lo sguardo si canalizza nel camminare per poi aprirsi in un ampio, ricettivo raggio nella fermata...Tutte queste cose sperimentate nel portare di nuovo un pesante cesto sulla testa e nel camminare su ripidi sentieri tra le vigne. Ma contemporaneamente sente anche il segreto  a loro celato.. l’incommensurabile lontananza dal loro mondo,

E come dee del tempo, eterne clessidre, il cesto si riempie di sabbia che lentamente cade lasciando tracce e poi improvvisamente si rovescia, si vuota, il cerchio si rompe, comincia un’altra storia, tracce di tante storie si sovrappongono....universi che si sono susseguiti e di cui lei porta sul corpo le tracce...Fino ad arrivare alla storia finale della donna ed il mare, insieme onirico in cui è forte il rapporto corpo-immagini video, in cui la virtualità della proiezione è a volte messa in discussione dal corpo che vive e si contorce dentro quelle immagini, come se fosse un ospite che riesce a trascinare nel corporeo anche il virtuale, quasi una  lotta tra realtà e fantasia, corporeità e immagine bidimensionale: l’ombra, fuggevole ma concreta si sovrappone  a volte creando in quell’istante il momento di unione di corpo ed immagine.di sè, l’attimo  in cui come un fossile impresso nella pietra, tutto si ferma e tace....

Annalisa Maggiani, danzatrice , danzamovimento terapeuta ( Art Therapy italiana, Apid), psicologa, laureata in filosofia, vive tra l`Italia e Berlino, dal 1989 collabora  con la danzatrice e coreografa di danza Butoh  Yumiko Yoshioka e  danza nella sua compagnia Ten Pen Chii Art Labor ( Shloß Bröllin, Berlino).

Direttrice artistica  dell’ass.cult. Gest/azione), ha curato e diretto  progetti performance di teatrodanza butoh  nei castelli della  provincia  di La Spezia  e Massa Carrara ( Lerici, Portovenere, Festival Lunatica `97,´98, 2000), spettacoli  di teatrodanza in strada sul tema del disagio psichico ed il Festival  „la danza di confine“ a Lerici  

 Borsa di studio del Ministero degli Affari Esteri per una ricerca sulle danze di trance dei Gnawa (Essaouira-Marocco).

Mario Morleo unisce nel suo lavoro la videoarte sperimentale e la documentazione: rende vita e visione a questa storia,

e la Lauro Rossi uniscono le immagini, le tracce sonore, il corpo in movimento

si ringrazia

Anna e Angela di Menarola

che con la loro pazienza  hanno insegnatoa tenere il „varco“, a  portare il peso con un’antica leggerezza e la novantacinquenne cantante  berlinese Marga  Behrends per la sua  collabborazione con la sua voce densa di tracce

 

Gest-Azione | info@gest-azione.de